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Antico Mulino Parrini: tradizione e novità evolutive

E’ un mulino ad acqua con macine a pietra, a Sant’Agata. Ha origini probabilmente medievali anche se la documentazione, finora nota, risale al XVI secolo

 

 

L’Antico Mulino Parrini si trova a Sant’Agata nel Mugello. E’ un mulino ad acqua con macine a pietra. Ha origini probabilmente medievali anche se la documentazione, finora nota, risale al XVI secolo. Nel mulino sono conservati alcuni dei registri di molitura a partire dal 1760. Il mulino ha visto diverse proprietà fino a giungere alla famiglia Parrini attuali proprietari. Incontrammo Giovanna Parrini in un mercatino a Borgo San Lorenzo.

   

Ci disse che custodiva un mulino ad acqua e non sapeva cosa farne. Immediatamente pensammo che questa fosse un’opportunità preziosa per ricostruire una filiera del pane nel Mugello. Mantenere in vita il mulino di Giuseppe e Giovanna ci avrebbe permesso non solo di custodire e trasmettere tradizioni e saperi ma anche di rendere nuovamente produttivo questo antico mulino. Da quel giorno non ci siamo più fermati e con tanto entusiasmo abbiamo fondato l’Associazione Mulino Parrini e con i soci abbiamo rimesso in moto le macine e iniziato a macinare.

Utilizziamo solo grani certificati biologici da aziende agricole toscane o del Mugello: Verna e Gentilrosso. Ultimamente, stiamo macinando grano di Popolazione Evolutive. La popolazione originale di frumento tenero è stata costituita nel 2009 presso il centro internazionale Icarda mescolando 3000 semi.

La straordinaria capacità delle popolazioni evolutive si modifica gradualmente adattandosi alle diverse condizioni climatiche, ai diversi terreni ma anche alle diverse tecniche colturali. Accanto a questa capacità di adattarsi alle condizioni più diverse in cui vengono coltivate, le popolazioni evolutive, proprio grazie alla diversità che racchiudono, forniscono anche produzioni stabili da un anno all’altro, controllano malattie, insetti e infestanti molto meglio delle varietà uniformi rendendo superfluo l’uso di pesticidi, quindi riducendo i costi di produzione e diventando le colture ideali per l’agricoltura biologica e biodinamica.

Questa dinamicità riveste un particolare interesse come risposta al cambiamento climatico, un problema tanto attuale quanto complesso perché con il variare della temperatura e della piovosità variano anche insetti, compresi quelli impollinatori, malattie e infestanti, il tutto in modo continuo, imprevedibile e diverso da luogo a luogo. Diventavano sempre di più il modo ideale di declinare l’espressione “ad ogni suolo il proprio seme”. (Ufficio stampa)

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