Dai lettori – Bene il treno a idrogeno, ma ci vorrà del tempo

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” Egregio Direttore, ho letto con molto piacere sui giornali di questi giorni La Nazione del 29 dicembre 2020, Il Galletto del 2 gennaio 2021, gli articoli riguardanti la linea Faentina, che in occasione del  700 ° anno della morte del  sommo poeta Dante Alighieri dovrebbe essere percorsa dai primi treni a idrogeno,Automotrici iLINT Alstom che già sono in servizio su alcune linee della Germania. E’ sicuramente una bella notizia che dà speranza di avere collegamenti più  efficienti tra la Toscana e la Romagna,che impiegano energie  più pulite per la trazione, di quella a gasolio attualmente in uso.Leggo però sulla Rivista I Treni di gennaio 2021,che sarà la linea Brescia – Edolo il “teatro del primo esperimento di trazione ferroviaria a idrogeno con pile a combustibile” in Italia.I primi treni,comprati dalle Ferrovie Nord Milano, con un investimento di centosessantamilioni di euro, entreranno in servizio nel 2023.Sarà infatti necessario costruire gli impianti di stoccaggio dell’idrogeno, come anche sulla ferrovia Faentina,prodotto da SNAM.dal metano( CH4OH),con la tecnologia Steam Methane Reforming,”catturando l’anidride carbonica( CO2) emessa per essere utilizzata in altri processi, oppure prodotto dall’elettrolisi dell’acqua.L’energia elettrica necessaria per l’elettrolisi dovrebbe essere fornita da centrali idroelettriche.(A Marradi un tempo ce n’era una la cui turbina era  alimentata dall’acqua del Lamone, come anche a Faenza alla Cartiera) Con l’idrogeno prodotto saranno alimentati anche gli autobus della stessa Società di Trasporti. Grazie per la Sua sempre disponibile e cortese attenzione,ma mi sembra un po’ poco probabile viaggiare sul primo treno a idrogeno sulla Faentina prima dei milanesi. “

Luciano Cavasicci    

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