Gioacchino Forzano: 50 anni fa “niet” alla celebrazione

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“Tempus fugit” dicevano gli antichi romani e questo adagio la poetessa Ada Negri così lo spiega, nella bellissima poesia “Acquazzone”, alla sua bambina : “Passano i giorni, passano…e si muore”.

Apprendo dalla stampa che sabato 24 ottobre a Villa Pecori si terrà un interessantissimo Convegno sul grande borghigiano Giovacchino Forzano, al quale parteciperanno illustri oratori e conoscitori del “librettista”, giornalista, drammaturgo e regista borghigiano. Un Convegno che si terrà a Borgo ha addirittura – e ne sono veramente felice – il patrocinio di Regione, Area metropolitana (ex Provincia) oltre ad altre associazioni ed enti culturali.

Onore agli organizzatori – Giovacchino Forzano meritava davvero di essere ricordato nel cinquantesimo anniversario della morte – che contribuiranno così a far conoscere ai mugellani, e non solo a loro, questo personaggio.

Parlavo del tempo che passa…eccome passa…vado a rovistare nel mio archivio e ritrovo un volantino, diventato ormai un cimelio, di cinquant’anni fa (primi anni Settanta)…e a me pare ieri…che, praticamente, rispondeva ad una  mia cortese interrogazione – che tra l’altro avevo concordato col caro amico Bruno Panchetti, non ricordo se allora Assessore alla PI o Sindaco di Borgo San Lorenzo – nella quale chiedevo che a Borgo venisse ricordato, con un Convegno o con una commemorazione, il drammaturgo Forzano.

Prima ancora di ricevere risposta dal Sig: Sindaco la ricevetti da un “ciclostilato” della sezione PCI di Borgo San Lorenzo (i duri e puri di allora) che fu distribuito in tutto  il paese che considerava:” la proposta del Consigliere Pucci Cipriani di commemorare Forzano drammaturgo del Fascismo e quindi corresponsabile dei suoi crimini una vergognosa provocazione” per cui si respingeva con disprezzo: “questo tentativo reazionario”  ricordando, in grassetto, al povero consigliere monarchico eletto nelle liste DC che : “A Borgo non c’è posto per i nostalgici fascisti”…(sic)

Sottinteso – si era negli “Anni di piombo” – che avrei fatto bene a sloggiare a cambiar aria…

Nessun revancismo, o vendetta…figuriamoci: le battaglie di un tempo mi commuovono e mi commuove anche il ricordo dei miei avversari politici (non li ho mai considerati “nemici”) ma solo alcune considerazioni : la Storia, come i processi, si fa su le carte..e oggi il tempo ha riconosciuto i meriti di quello che è stato un grande artista che visse durante il Fascismo e che quindi fu anche autore di Regime come lo fu il mio grande Vasco Pratolini, poi passato al PCI, ma non per questo meno grande e che, a ragione, merita il titolo “Cantore di Firenze”:

Congratulazioni per l’organizzazione del bel Convegno e in bocca al lupo.

Pucci Cipriani

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