Il Balocco, la seconda parte del racconto di Luca Tagliaferri

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[Clicca qui per la prima parte del racconto di Luca Tagliaferri]

 

È chiamato il “Batterista” per la sua attitudine a battere sui piatti e per la sua indole alle barzellette e alla confusione.

All’interno del Balocco ritenuto uno dei Killer più precisi da tutti i partecipanti.

0ra pensionato, magro di fisico e spelacchiato al limite del calvo. Casinista di natura e grande bevitore.

 

È chiamato “il cavallo”, anche egli pensionato, piccolo di statura ma grande nell’animo, grande scalpitatore e innamorato della “biada” nei “piatti”.

Anche Lui ritenuto un killer dai giocatori del “balocco”, purtroppo allontanato dal gioco per merito del ragazzo manovratore, uno dei primi reietti del Balocco.

 

Questi due personaggi, anni orsono, accoppiati durante il gioco        costituivano una sicurezza per l’intera compagine di gioco.

Il cavallo frenava in qualche modo l’esuberanza del batterista. Quando il cavallo è stato allontanato, il batterista ha combinato un grosso guaio.

Ma del guaio non diremo niente. Racconteremo invece della “cartina del Boero”.

 

Alla postazione stavano vicini l’uno all’altro, il Batterista vicino al   Cavallo.

Quest’ultimo, da molti ritenuto un cecchino, aveva tirato a due cinghiali e prima della fine della battuta gli era sembrato di scorgere, nel costone sottostante dove i cinghiali avevano attraversato e dove si erano presi i colpi della sua carabina, una macchia di sangue rosso vivido.

In linea retta il supposto luogo era situato sulla diretta linea del Batterista, onde il Cavallo lo pregò di scendere per controllare la presenza di uno dei cinghiali, presumibilmente defunto.

il Cavallo fiducioso e spavaldo per averlo colpito e quindi recuperarlo.

 

Sceso nel balzo e arrivato sul luogo del presunto delitto, il Batterista si china nell’atto di raccogliere qualcosa.

Indi con gesto provocatorio sventola con la mano all’indirizzo del Cavallo una cartina rossa che incartava un Boero, chiedendo se fosse quella la macchia di sangue.

Per il supposto Killer, soprannominato cavallo sono stati momenti di    sberleffi da parte di molti

In specie nel post balocco, quando a tavola si commentavano le gesta   della giornata.

 


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