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Rufina – Il Sindaco: Siamo arancioni. C’è un motivo?

“Mi avete scritto in tanti per chiedermi del mancato passaggio in zona gialla.

La spiegazione è, purtroppo, molto semplice: il governo impone che per 14 giorni bisogna rimanere nella stessa fascia di rischio, nonostante col DPCM del 3 dicembre il governo possa decidere di derogare a questa regola (ma al momento non l’ha fatto per nessuna regione).  Rispetto la decisione, – scrive il Sindaco Maida – la massima prudenza di fronte alla pandemia è un dovere, ma questa estrema rigidità non mi convince,sono in disaccordo con le decisioni del ministro Speranza. I numeri dell’ISS ci dicono infatti che l’evoluzione del virus nella nostra regione, grazie ai sacrifici di queste settimane, ha decisamente rallentato:

l’Rt della Toscana è 0,76 (partivamo da 1,8 quando siamo stati messi in zona rossa), mentre quello nazionale è 0,82.  Non ci sono emergenze nei servizi sanitari territoriali (in alcune regione gialle invece ci sono), In Toscana tracciamo il 96,6% dei casi e la classificazione complessiva del rischio secondo la cabina di regia dell’ISS stesso è MODERATA.

Insomma, abbiamo tutti gli indicatori da zona gialla, ma le rigide interpretazioni burocratiche ci costringeranno ancora in arancione,tra l’altro creando aspettative che non si sono concretizzate,anche da parte dei vertici Regionali, L’ho già detto quando in una settimana passammo da zona gialla a zona rossa: il rischio più grande che il governo nazionale possa correre è quello di non rendere pienamente comprensibili le proprie scelte. E in queste ore ammetto che provo esattamente la stessa sensazione.  A maggior ragione, però, dobbiamo prenderci un impegno: una volta usciti da queste restrizioni dobbiamo fare in modo di non rientrarci mai più.  Infine, ma non per importanza, un ultimo pensiero per ringraziare ancora una volta chi in queste settimane è riuscito a piegare la curva del contagio: medici, infermieri, tracciatori e tutti gli operatori sanitari ma anche le cittadine e i cittadini toscani che, nonostante i pesanti sacrifici, hanno dimostrato davvero di saper rispettare le regole”.

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